domenica 18 dicembre 2016

E tu Betlemme!...

Capitolo 22

                E tu Betlemme la più piccola tra le città di David hai dato alla luce il Salvatore... E tu Cazzaso il più piccolo tra i paesi della Carnia hai dato alla luce l’idea per la rinascita! La presenza della Presidente Regione al paese in frana ha avuto questo senso. Cazzaso,  ha lasciato che la frana scendesse e sopra ha ricostruito il paese che si è andato (e si va!) sempre assestando sia geologicamente che sotto il profilo economico e sociale.
                S’ha da fare la stessa cosa per la Carnia! Lasciare che la frana travolga il Passato, per riprendere a costruirvi sopra il Futuro. La frana è in corso: porterà via il commissariato di PS, il Gruppo Guardia di Finanza, la Compagnia Carabinieri, Carnia acque… L’ospedale diventerà un efficiente pronto soccorso etc. etc. Ma, come a Cazzaso, è tempo perso cercare di arrestare la frana. Si deve pensare al dopo.
                La frana della Carnia si sta assestando su una grande zona industriale a ridosso del casello autostradale sulla Trieste-Amburgo, e sulla stazione ferroviaria della TAV Trieste-Centro Europa. Su questo “piede della frana” va ricostruito il futuro Villaggio di nome Carnia. A base industriale, ed a reddito integrato dal turismo, dall’agricoltura, dall’artigianato e persino dagli hobby. Un villaggio in rete, per i servizi amministrativi, scolastici  e culturali, assistenziali. Il villaggio della sharing, o (per dirla all’antica!) della condivisione, da ricostruire sulla franata cooperazione.  Con Tolmezzo cuore d’un sistema, con centri periferici autonomi ma che prendono e danno sangue al cuore. Una rete diffusa di vasi sanguigni, alimentata sin negli ultimi capillari dalla cultura della passione per la montagna. Una cultura, fonte di emozioni e suggestioni che dà un senso originale alla vita sotto il profilo spirituale. Una cultura fonte dei redditi integrativi della vita di fattoria, che da un senso economico al restare in periferia.
                Così scrisse alla vigilia di Natale del 2016, l’estensore del diario de “I mitici anni venti”, unendo per gli immaginari lettori e per le loro famiglie, l’augurio sincero per un Sereno Natale ed un Anno Nuovo da affrontare con lo spirito di chi s’alza presto per una gita in Montagna.