Tolmezzo, a suo tempo, era un città murata come Venzone. Ma
era anche una città-mercato. Sviluppata all’interno come un anello da percorrere
pedonalmente. Alla fine dell’Ottocento inizi del Novecento, è passata l’idea
sciagurata di sventrarla e farne una città di transito. Nel 1906 si è demolita
anche la porta di sopra e si è allungato il paese su Via Matteotti, spostandovi
le attività commerciali che avrebbero dovuto completare l’anello su via Del Din
e via Linussio.
Negli anni venti si aprì una grande discussione sul tema della
possibilità di ripristinare l’impianto originario. Vinsero quelli dei si e si
impostò un piano regolatore che prevedeva nel giro di venti anni di riportare, “entro
le mura” le funzioni commerciali e di servizio emigrate.
Non sono state
ricostruite le mura, ma al loro posto c’è un pettine di parcheggi. Via Lequio è
diventata la via che fascia la città mercato, attrezzata con spazi parcheggio. All’interno il circuito pedonale è stato rafforzato con un circuito coperto dai
sottoportici. Ci sono voluti venti anni, e la lungimiranza degli amministratori
degli anni venti, ma ora (siamo nel 2050!) Tolmezzo è famosa e in pieno
sviluppo, perché è diventata una moderna città-fiera su un impianto urbanistico
storico, una originale quindi città-mercato.
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